Scrivi un commento
al testo di Andrea Palermo
L’impavido cuor di fanciullo
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Al vaneggiar del giorno che tremolante riluce, vagheggia il vento sull'increspar del mare, tace, s'acquieta improvvisamente assale i piedi del bimbo che del suo giocar s'avvale. In quel freneticar di passi ad inseguir le onde che nel gioir si bagna nella turchese veste, corre, s'arresta spensierato si duole a guardar le orme dove s'accoccola il sole. Per giunger in fine all'agognato desio si appresta impavido verso il fluir salato, accarezza, s'immerge ed irridente rinasce, perché nel suo cuore un fanciulletto cresce.
Andrea Palermo ©
|
|
|